Esercito cartaginese

Esercito cartaginese
Ricostruzione storica delle truppe che composero l'esercito cartaginese
Descrizione generale
Attiva814 a.C. - 146 a.C.
NazioneCartagine
ServizioForza armata
Tipofanteria, cavalleria e artiglieria
marina militare
RuoloDifesa nazionale
Guarnigione/QGCartagine
Battaglie/guerreGuerre greco-puniche
Guerre puniche
Reparti dipendenti
Flotta cartaginese
Comandanti
Degni di notaMagone, Imilcone, Amilcare Barca, Annibale
Simboli
Stendardo cartaginese[1]
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L'esercito cartaginese era una delle più importanti forze militari dell'antichità classica. Anche se sempre fu la flotta la forza principale di Cartagine, l'esercito di terra ebbe un ruolo chiave per estendere il potere punico sopra le popolazioni native del nordafrica e del sud della penisola iberica, soprattutto nel periodo che va dal VI al III secolo a.C.. Sappiamo inoltre che, a partire dal V secolo a.C., Cartagine avviò un ambizioso programma di espansione in Sardegna, nelle Isole Baleari oltreché nel nord Africa. In seguito a questa espansione, l'esercito venne trasformato in un mosaico multietnico, poiché la carenza di risorse umane richiese la necessità di arruolare contingenti di truppe straniere, principalmente come mercenari. Questo fatto generò nell'esercito cartaginese un insieme di unità alleate e mercenarie.

A differenza di altri eserciti classici, quello punico fu così formato in gran parte da mercenari, posti sotto il comando di un capitano, a sua volta subordinato ad un corpo ufficiali composto da cittadini cartaginesi, provenienti dalle classi sociali più elevate.

Per quanto riguarda la sua struttura militare rappresentò da sempre un esercito che disponeva di una fanteria pesante e di una leggera, oltre a unità di artiglieria, di cavalleria leggera e pesante, oltre a elefanti da guerra e carri. Il comando supremo dell'esercito venne inizialmente detenuto dai suffetes fino al III secolo a.C. In seguito, il comandante in capo veniva nominato direttamente dal Senato cartaginese.

L'esercito cartaginese si scontrò in numerose occasioni con gli eserciti greci per l'egemonia in Sicilia. Questo diede notevole impulso alle nuove tattiche e alle armi puniche, trasformando l'esercito in unità falangitiche. La guerra durò secoli in Sicilia (600 - 265 a.C. circa), tra Cartagine e Syrakousai (Siracusa), città mai conquistata dai punici.

Tuttavia la macchina da guerra cartaginese ebbe il suo più importante conflitto di fronte alle legioni romane nelle tre guerre puniche (264 - 146 a.C.). E sebbene Cartagine venisse finalmente sconfitta, il suo esercito raggiunse notevoli successi grazie a comandanti eccezionali come Annibale e il padre, Amilcare Barca.

  1. ^ Illustrazione di Richard Hook per Terence Wise, Armies of the Carthaginian Wars, 265 - 146 BC, Osprey Publishing, Oxford 1982.

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